SANTA REPARATA
Un'antico luogo di culto è citato in un poema del 1114 come "templum vetustum", il che significa che era stato costruito molto tempo prima e quasi certamente ad opera dei Pisani, che qui erano dediti al commercio e nella cui patria, alla martire era dedicata la primaziale, prima che il titolo passasse sotto l'invocazione di Santa Maria. L'ubicazione di questa chiesa era nei pressi dello scalo di Capo Testa, utilizzato sin dall'epoca romana per il carico delle colonne granitiche.
La statua in marmo e l'altare vennero trasferiti nel 1811 a Santa Teresa, nonostante le proteste del vescovo e si trovano tutt'ora nella chiesa parrocchiale. La chiesetta dunque, venne abbandonata, fu esecrata e cadde in rovina. Nel 1851, quando il borgo di Santa Teresa, già Lungoni, conquistò l'autonomia da Tempio Pausania, la chiesa fu ricostruita da don Gavino Balata sull'attuale sito, in un terreno donato alla confraternita, a breve distanza dal vecchio luogo di culto, di cui secondo qualcuno esiste ancora il rudere, riconoscibile in un edificio diroccato, ma questa supposizione non è sostenuta da tutti.
L'impianto è modestissimo, con le pareti interamente intonacate di bianco; lungo la fronte corre un basso bancone in muratura, interrotto centralmente dall'ingresso che, preceduto da quattro gradini è sormontato da una lunetta, unico riferimento per l'illuminazione naturale interna. Sulla sommità del crinale del tetto, una minuscola croce in pietra. Il campaniletto, a vela, che richiama le sinuose forme mediterranee, è addossato al fondo del fianco destro, in corrispondenza della sacrestia
TROVI LA SCHEDA COMPLETA NELLA GUIDA ALLE CHIESE CAMPESTRI DELLA GALLURA - ordinala qui
La festa
Generalmente il secondo sabato di settembre. Nel tardo pomeriggio nella chiesa parrocchiale di San Vittorio, avviene il ritiro delle bandiere che vengono portate alla chiesetta, dove è celebrata una messa. Al termine della celebrazione, parte la processione che fa sosta a Capo Testa, dove viene benedetta l'effige della Santa e si prosgue alla chiesa rurale della Madonna del Buoncammino, per la cena comunitaria
Come si raggiunge
In località omonima, a circa 4 km da Santa Teresa di Gallura, seguendo le indicazioni per Capo Testa e Santa Reparata. Il territorio circostante è una vera perla paesaggistica e culturale, ricco di monumenti archeologici, vecchi fortini e splendide rocce dalle forme più disparate, meritevoli di una visita non solo balneare
Per saperne di più
santuari cristiani -
La statua in marmo e l'altare vennero trasferiti nel 1811 a Santa Teresa, nonostante le proteste del vescovo e si trovano tutt'ora nella chiesa parrocchiale. La chiesetta dunque, venne abbandonata, fu esecrata e cadde in rovina. Nel 1851, quando il borgo di Santa Teresa, già Lungoni, conquistò l'autonomia da Tempio Pausania, la chiesa fu ricostruita da don Gavino Balata sull'attuale sito, in un terreno donato alla confraternita, a breve distanza dal vecchio luogo di culto, di cui secondo qualcuno esiste ancora il rudere, riconoscibile in un edificio diroccato, ma questa supposizione non è sostenuta da tutti.
L'impianto è modestissimo, con le pareti interamente intonacate di bianco; lungo la fronte corre un basso bancone in muratura, interrotto centralmente dall'ingresso che, preceduto da quattro gradini è sormontato da una lunetta, unico riferimento per l'illuminazione naturale interna. Sulla sommità del crinale del tetto, una minuscola croce in pietra. Il campaniletto, a vela, che richiama le sinuose forme mediterranee, è addossato al fondo del fianco destro, in corrispondenza della sacrestia
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La festa
Generalmente il secondo sabato di settembre. Nel tardo pomeriggio nella chiesa parrocchiale di San Vittorio, avviene il ritiro delle bandiere che vengono portate alla chiesetta, dove è celebrata una messa. Al termine della celebrazione, parte la processione che fa sosta a Capo Testa, dove viene benedetta l'effige della Santa e si prosgue alla chiesa rurale della Madonna del Buoncammino, per la cena comunitaria
Come si raggiunge
In località omonima, a circa 4 km da Santa Teresa di Gallura, seguendo le indicazioni per Capo Testa e Santa Reparata. Il territorio circostante è una vera perla paesaggistica e culturale, ricco di monumenti archeologici, vecchi fortini e splendide rocce dalle forme più disparate, meritevoli di una visita non solo balneare
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