SANTISSIMA TRINITA'
La Trinitai, d'impianto medievale, era molto probabilmente la parrocchiale della villa di Latinacho che fino al 1288 faceva parte del Regno di Gallura e che venne abbandonata dopo il 1358 a causa delle guerre per il possesso della Sardegna.
La struttura rimaneggiata nel tempo, è formata in parte da cantonetti granitici abbastanza regolari ed in parte in pietre naturali non lavorate. Ha un lungo corpo centrale, scandito da quattro contrafforti per entrambi i lati lunghi, realizzati in periodo più recente, sicuramente per rafforzare la stabilità della muratura. Il campaniletto a vela, molto rustico, è in corrispondenza della "janna di punta" ovvero l'ingresso principale; entrambi gli elementi risultano lievemente spostati sulla sinistra della facciata, a causa della pendenza del terreno; alcune piccolissime finestrelle, immettono una fioca luce nella sala, a cui si accede anche da un ingresso laterale, che quasi mai è assente negli edifici religiosi del territorio. L'interno semplicissimo, è caratterizzato dai banconi laterali e dall'altare in muratura nella cui nicchia protetta da un vetro, si trova la bella statua di gusto popolaresco, recentemente restaurata, che raffigura "Lu Babbu Mannu", Dio assiso in trono. In corrispondenza dell'altare, due accessi che immettono nei relativi ambienti di servizio.
La data 24.05.60 impressa all'esterno su un lieve strato di cemento, indica qualche lavoro di restauro. Recentemente è stata apposta una croce in ferro sulla cuspide e si cerca di recuperare l'antica campana andata perduta
TROVI LA SCHEDA COMPLETA NELLA GUIDA ALLE CHIESE CAMPESTRI DELLA GALLURA - ordinala qui
La festa
Preceduta dal vespro, si svolge la domenica successiva alla Pentecoste. Caduta nell'oblìo per 40 anni circa, è stata riproposta nel 2011 dall'associazione dei Fidali '64 dopo un lungo lavoro di ripristino della strada di accesso
Come si raggiunge
Visitata la chiesa della Madonna di Mezaustu, tornare ai due enormi pini e proseguire in direzione sinistra per circa 400 metri, sino a raggiungere un ponticello preceduto da una curva, dalla quale si dirama sulla destra, la stradina che conduce alla chiesetta
La struttura rimaneggiata nel tempo, è formata in parte da cantonetti granitici abbastanza regolari ed in parte in pietre naturali non lavorate. Ha un lungo corpo centrale, scandito da quattro contrafforti per entrambi i lati lunghi, realizzati in periodo più recente, sicuramente per rafforzare la stabilità della muratura. Il campaniletto a vela, molto rustico, è in corrispondenza della "janna di punta" ovvero l'ingresso principale; entrambi gli elementi risultano lievemente spostati sulla sinistra della facciata, a causa della pendenza del terreno; alcune piccolissime finestrelle, immettono una fioca luce nella sala, a cui si accede anche da un ingresso laterale, che quasi mai è assente negli edifici religiosi del territorio. L'interno semplicissimo, è caratterizzato dai banconi laterali e dall'altare in muratura nella cui nicchia protetta da un vetro, si trova la bella statua di gusto popolaresco, recentemente restaurata, che raffigura "Lu Babbu Mannu", Dio assiso in trono. In corrispondenza dell'altare, due accessi che immettono nei relativi ambienti di servizio.
La data 24.05.60 impressa all'esterno su un lieve strato di cemento, indica qualche lavoro di restauro. Recentemente è stata apposta una croce in ferro sulla cuspide e si cerca di recuperare l'antica campana andata perduta
TROVI LA SCHEDA COMPLETA NELLA GUIDA ALLE CHIESE CAMPESTRI DELLA GALLURA - ordinala qui
La festa
Preceduta dal vespro, si svolge la domenica successiva alla Pentecoste. Caduta nell'oblìo per 40 anni circa, è stata riproposta nel 2011 dall'associazione dei Fidali '64 dopo un lungo lavoro di ripristino della strada di accesso
Come si raggiunge
Visitata la chiesa della Madonna di Mezaustu, tornare ai due enormi pini e proseguire in direzione sinistra per circa 400 metri, sino a raggiungere un ponticello preceduto da una curva, dalla quale si dirama sulla destra, la stradina che conduce alla chiesetta